La pace è un dono di DIO; è segno della presenza di DIO nei cuori ed è segno del voler amare ad ogni costo.
Gesù può donarci la sua pace perchè questa pace l'ha ottenuta con la sua vita. E' un tesoro che attende solo mani che lo vogliono cercare.
Ogni giorno, così come è successo a Gerusalemme, siamo visitati da DIO in mille modi. Ogni giorno siamo chiamati a comprendere qual'è il cammino che dobbiamo intraprendere per accogliere la sua pace: il perdono, la disponibilità a cambiare, l'ascolto del "nemico", un piccolo gesto di riconciliazione... Tutto questo in famiglia, tra amici, sul lavoro, nei gruppi, per arrivare alle nazioni.
Ma la pace è anche un rischio. Richiede di fare il primo passo spesso non conoscendo la reazione dell'altro né il futuro. Richiede il mettere da parte se stessi, comportamento che non sempre viene capito e appoggiato. Richiede di pagare di persona. Riusciremo a fare tutto questo se non scorderemo il pianto di Gesù e se non scorderemo il pianto di tante vittime della mancanza di pace. "L'amore di Cristo ci spinge" dice san Paolo, e anche l'amore per ogni uomo. Ma se DIO non troverà in noi il desiderio di affrontare il "rischio", la pace rimarrà nascosta ai nostri occhi e agli occhi degli uomini, come lo è stata (ed è ancora) nascosta per Gerusalemme.
Campeggio 2008 – Sibari
15 anni fa
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